venerdì 17 settembre 2010

Miti politicamente corretti: Le crociate furono un esempio anzitempo dell'avido imperialismo predatorio dell'Occidente

Quante volte abbiamo sentito dire questa cosa? Molto bella da dire per riempirsi la bocca di colpevolismo politacemente corretto, ma difficile che possa essere vera...

Papa urbano II, che al Concilio di Clermont del 1095 bandì la prima crociata, stava chiamando i cristiani ad un'azione difensiva. Un'azione che ci sarebbe voluta da tanto tempo.
Come egli stesso spiegò, si trovava costretto a bandire la crociata, dal momento che, senza alcuna azione difensiva, "la fede cristiana sarebbe stata messa sempre più a rischio" dai turchi e dalle altre forze musulmane. Dopo aver ammonito i fedeli a conservare la pace tra di loro, Urbano II rivolse l'attenzione del suo pubblico a quanto stava accadendo ai cristiani orientali:

"Poiché i fratelli che vivono a Oriente hanno urgentemente bisogno del vostro aiuto, è vostro dovere correre a portare loro il sostegno che gli è stato promesso. Infatti, come la maggior parte di voi ha udito, i turchi e gli arabi li hanno attaccati e hanno invaso le frontiere della Romania (l'Impero greco) spingendosi fino al luogo del Mediterraneo chiamato Braccio di San Giorgio. Essi sono penetrati sempre più a fondo nelle loro terre e li hanno sconfitti in sette battaglie. Se li lasciate agire ancora per un poco continueranno ad avanzare, opprimendo il popolo di Dio. Per la qual cosa insistentemente vi esorto, anzi non sono io a farlo ma il Signore, affinché persuadiate con continui incitamenti, come araldi di Cristo, tutti, a qualunque ordine appartengano (cavalieri e fanti, ricchi e poveri), affinché accorrano subito in aiuto dei cristiani per spazzare dalle nostre terre quella stirpe malvagia. Lo dico ai presenti e lo comando agli assenti, ma è Cristo che lo vuole".

Impossibile non notare come il Papa non dica nulla a proposito di un'ipotetica conversione o di una possibile conquista. Un appello a "spazzare dalle nostre terre quella stirpe malvagia" suona oggigiorno di un'eccessiva durezza. Comunque sia, non si trattò di un incitamento ad uno sterminio di massa bensì un'esortazione a liberare dal dominio islamico terre in precedenza cristiane. Un altro resoconto del discorso del Papa a Clermont riferisce che Urbano parlò di un "imminente pericolo che minaccia voi e tutti i fedeli che ci hanno portato qui".

"Da Gerusalemme e da Costantinopoli è pervenuta e più di una volta è giunta a noi una dolorosa notizia: i persiani, gente tanto diversa da noi, popolo affatto alieno da Dio, stirpe dal cuore incostante e il cui spirito non fu fedele al Signore, ha invaso le terre di quei cristiani, le ha devastate con il ferro, con la rapina e con il fuoco e ne ha in parte condotti prigionieri gli abitanti nel proprio paese, parte ne ha uccisi con miserevole strage, e le chiese di Dio o ha distrutte dalle fondamenta o ha adibite di culto alla propria religione. Abbattono gli altari dopo averli sconciamente profanati... Il regno dei greci è stato da loro già tanto gravemente colpito e alienato dalle sue consuetudini, che può essere attraversato con un viaggio di due mesi... Gerusalemme è l'ombelico del mondo, terra ferace sopra tutte, quasi un altro paradiso di delizie. Il Redentore del genere umano la rese illustre con la sua venuta, la onorò con la sua dimora, la consacrò con la sua passione, la redense con la sua morte, la fece insigne con la sua sepoltura. E proprio questa regale città posta al centro del mondo, è ora tenuta in soggezione dai propri nemici e dagli infedeli, è fatta serva del rito pagano. Essa alza il suo lamento e anela a essere liberata e non cessa d'implorare che voi andiate in suo soccorso. Da voi più che da ogni altro essa esige aiuto poiché a voi è stata concessa da Dio sopra tutte le stirpi la gloria delle armi. Intraprendete dunque questo cammino in remissione dei peccati, sicuri dell'immarcescibile gloria del regno dei cieli".

L'appello del Papa si richiamava alla distruzione della Chiesa del Santo Sepolcro: "Soprattutto vi sproni il Santo Sepolcro del Signore Salvatore nostro, ch'è in mano d'una gente immonda, e i luoghi santi, che ora sono da essa vergognosamente posseduti e irriverentemente insozzati dalla sua immondezza".
Le crociate assunsero la forma di pellegrinaggi: dall'Europa i cristiani partirono per la Terrasanta mossi prevalentemente da motivazioni di carattere religioso, con l'intenzione di difendersi nel caso il nemico li avesse attaccati o sbarrato loro la strada. Molto presero i voti. Ciò nonostante soprattutto all'inizio, ed in particolare nell'agosto del 1096, tanti soldati partiti per la Terrasanta, e con loro la maggior parte dei partecipanti alla cosiddetta "crociata dei pezzenti", vennero massacrati senza tante cerimonie dai turchi dell'Asia Minore occidentale.

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