venerdì 17 settembre 2010

Miti politicamente corretti: A prtire per le crociate erano individui in cerca di profitto

Naturalmente, non tutti i crociati erano mossi dalle migliori intenzioni. Ed in più di un'occasione furono in tanti a perdere di vista gli alti ideali dei pellegrini cristiani.
Ma il dogma politicamente corretto secondo cui le crociate sarebbero ingiustificate azioni imperialiste contro una pacifica popolazione indigena di religione musulmana, dal punto di vista storico è semplicemente falso, e più che un'autentica ricerca storica riflette una certa ripugnanza per la civiltà occidentale.

Papa Urbano II non vedeva nelle crociate una fonte di guadagno. Egli decretò che le terre riconquistate andassero ad Alessio Comneno ed all'Impero bizantino, e vide nell'impresa più un sacrificio che una fonte di profitto.

Partire per le crociate, del resto, era estremamente costoso. Per mettere insieme il denaro necessario ad affrontare il lungo viaggio in Terrasanta molti crociati dovettero vendere le loro proprietà, pur sapendo che forse non avrebbero fatto ritorno.
Esemplare è il caso del duca della Bassa Lorena Goffredo di Buglione, uno dei più influenti signori europei tra coloro che "presero la croce" (espressione con cui si indicava la partecipazione alle crociate).
Per finanziarsi il viaggio egli dovette vendere molte proprietà, benché evidentemente pensasse di tornare in patria e non di stabilirsi in Medio Oriente: infatti non cedette il proprio titolo né tutte le sue tenute.

Da recenti studi della documentazione relativa ai crociati è emerso come la maggior parte di essi non fosse costituita da "secondogeniti" partiti per il Medio Oriente alla ricerca di un guadagno e di proprietà. I più, come Goffredo, erano in realtà possidenti che avevano molto da perdere. Senza alcun dubbio alcuni se la cavarono molto bene dopo la Prima crociata.
Fulcherio di Chartres, ad esempio, scrive: "Chi era povero, qui Dio lo rende ricco. Chi aveva in tasca solo qualche moneta, qui si ritrova pieno zeppo di bisanti. E chi non disponeva neppure di una tenuta, qui, per dono di Dio, possiede già una città". Ma la maggior parte di coloro che facevano ritorno in Europa non aveva con sé nulla di materiale che potesse testimoniarne le imprese.

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